Non deve essere semplice per il Partito Democratico Clarense rimanere fedele ai suoi slogan e nello stesso tempo contrario al progetto Scuole/Golf. Un progetto dal quale (PD a parte evidentemente) tutti traggono beneficio:
- la Città di Chiari, che potrebbe offrire una scuola nuova per i propri ragazzi e un polmone di tutela ambientale (golf) al proprio territorio così devastato;
- l’ Istituto Morcelliano che riuscirebbe a perseguire le proprie finalità addirittura aumentando il proprio patrimonio;
- l’Amministrazione Comunale che pur di rispondere a uno dei bisogni più urgenti, in un’ottica di sussidiarietà abbandona il ruolo di protagonista.
Nell’incontro tra Fondazione e PD è emerso con chiarezza che, al di là dei gusti (il golf può piacere o no…), quest’ultimo opponga al progetto una duplice motivazione politica:
- ideologica: “l’Amministrazione (non una Fondazione supplente) deve costruire le scuole”. Il nostro pensiero è diverso: nell’eterno dibattito tra principio di sussidiarietà (in questo caso orizzontale e invertita) e statalismo, l’Istituto Morcelliano (ente di diritto privato) avendo le risorse necessarie e obbedendo allo statuto deve aiutare la cosa pubblica.
- elettorale: “l’Amministrazione deve (doveva) spendere per le scuole e non per le rotonde, l’ex-municipio e viale Mazzini”. Questo significa che con una maggioranza diversa la Fondazione avrebbe potuto intervenire? Che ogni iniziativa va bloccata per il rischio che chi amministra ne rivendichi il merito?
Interesse di parte o bene comune? Verità o ambiguità? Decisione o titubanza? I fatti.
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Qualche mese fa il PD concordava sul fatto che la Fondazione potesse fare le scuole nella zona Toscanini e tenerle di proprietà, tanto da pubblicarlo sul proprio strumento informativo ufficiale. Oggi non più.
- Il PD ha rifiutato di incontrare la Fondazione resasi disponibile ancora a giugno prima della presentazione ufficiale a protocollo del progetto; ecco invece che a dicembre offre la propria sede sottolineando che però è volontà del Presidente della Fondazione incontrarsi.
- A margine dell’incontro il segretario propone di elaborare insieme un comunicato congiunto; ma nulla troviamo pubblicato delle nostre osservazioni sul sito del partito, che a scanso di equivoci porta il titolo di comunicato stampa.
- Il PD vanta di essere riuscito a modificare la modifica di Statuto attraverso ripetute dichiarazioni e articoli (1 e 2), ma nello stesso tempo critica la modifica di cui si è fatto promotore.
- Il sig. Ramera, decaduto da consigliere della Fondazione come accertato dall’autorità competente, aveva ricevuto una decisa quanto disinteressata difesa da parte del PD che ancora confonde addirittura cosa è legalità: “Si può rallegrare anche Beppe Ramera, ex rappresentante del Prevosto presso il Consiglio, che per primo ha sollevato la questione, arrivando perfino a presentare ricorso alla Magistratura per difendere un principio di legalità”.
- Un consigliere del PD ha suggerito alla Fondazione il progetto degli orti. Se non si è accorto che questa è una delle iniziative già in atto, si sarà documentato su altre cose un po’ più importanti come la modifica di statuto o il rapporto ambientale? Ne dubitiamo… Tuttavia, se vuole dare una mano per gli orti è il benvenuto.
- L’altro consigliere comunale del PD, quello che neppure ci ha dato risposta riguardo l’incontro di giugno, non è da meno. Dopo aver taciuto sia all’assemblea pubblica di fine settembre sia nelle due Conferenze di VAS (sebbene i propositi battaglieri della vigilia), dimostrata una conoscenza del rapporto ambientale pari a zero, ha preferito, immaginiamo per non esporre ulteriormente il proprio partito, collocarsi tra gli amministratori del profilo del Comitato non inGOLFiamoci e promuovere di prima persona le varie iniziative.
- Riguardo il Golf, non ci aspettiamo certo che venga compreso da chi si sta ancora chiedendo se si è fatta la cosa giusta col Fotovoltaico. Del resto finora non abbiamo ancora ricevuto dal PD alcuna proposta (eccetto gli orti…) che ci aiuti a stipendiare i sette educatori del CAG.
- Visto che il Presidente è un prete, i più temerari hanno pensato bene (per ostacolare il progetto) di adoperare la veste di “cristiani adulti praticanti” nel. tentativo di “risvegliare” una comunità cristiana composta da “anime belle” ma “addormentate” e creare una “storica spaccatura” nella parrocchia. Alcuni (di questi pochi) militano nelle file del PD. Il CdA ha condiviso con la figura sacerdotale che lo compone la ferma volontà di mettere il bene di tutti davanti all’interesse di pochi.
Scuola si o no?
Facciamo finta (!!!) che il progetto golf sia sostenibile da ogni punto di vista. C’è una domanda a cui il PD deve rispondere prima di usare comitati e gruppi. Una domanda che merita una risposta quantomeno “mirabolante”.
La Città può avere la scuola si o no?